
Uffici temporanei e coworking: la soluzione per lo smart working previsto dal Decreto Rilancio
Serve un luogo adeguato per lo smart working
Molte lavoratrici e molti lavoratori costretti in casa dalle misure di contenimento della diffusione del COVID19 hanno avuto modo di sperimentare quello che comunemente è stato definito smart working.
In realtà ciò a cui si è assistito a causa del Corona Virus corrisponde però più a quello che si sta definendo come home working, che rispetto allo smart working sconta alcune difficoltà ambientali.
L’idea infatti di lavorare direttamente dal letto non è una soluzione che aiuta la produttività, così come avere frigorifero e televisione a portata di mano, fonti certe di distrazione.
Per non parlare della coabitazione con individui, come i figli minori, non dediti prettamente ad attività professionali e fonte di altrettanta distrazione.
Ben si intende che sono molti i vantaggi nel lavorare da casa e prendendo i giusti accorgimenti anche le difficoltà possono essere superate agevolmente.
Una buona dose di organizzazione e una pianificazione della giornata, stabilendo tempi certi da dedicare all’attività lavorativa e tempi altrettanto certi da dedicare a figli ed alla propria persona, permette di porre in essere una modalità di lavoro efficiente ed anche più produttiva delle pratiche ordinarie presso la sede dell’azienda.
Il Decreto Rilancio amplia le possibilità di smart working
A ben vedere molte aziende si sono accorte che adottare pratiche di smart working ha reso i lavoratori più efficienti.
Infatti i lavoratori, nel periodo del COVID19 non si sono limitati a lavorare otto ore, staccando allo scadere dell’orario lavorativo per correre a recuperare i figli da scuola o dai nonni, bensì hanno dedicato al lavoro il tempo necessario per terminare l’attività iniziata.
A questa constatazione è giunto anche il Governo che, valutando la possibilità di garantire un periodo maggiore di distanziamento sociale, nel Decreto Rilancio ha previsto l’estensione delle modalità di smart working fino al 31 dicembre 2020.
Lo smart working garantisce maggior produttività se fatto bene
Tuttavia per ottenere il maggior risultato dalle pratiche di smart working alcuni accorgimenti sono opportuni.
In particolare il fatto di poter lavorare da qualunque luogo grazie all’utilizzo di dispositivi tecnologicamente avanzati, non vuol dire che ciò sia consigliabile.
Alcune attività richiedono un ambiente adatto allo scopo, con infrastrutture adeguate (ad esempio connessione internet veloce), in regola anche con le disposizioni in materia di salute dei lavoratori.
Un accorgimento che diventa quindi di fondamentale importanze è al dipendente di svolgere il proprio lavoro iin un luogo di lavoro vicino a casa che sia allo stesso tempo adeguato alla propria attività.
Viene naturale pensare ad un coworking, ma le soluzioni che si stanno proponendo al mercato sono molteplici, come uffici temporanei e spazi condivisi.
Certo in periodo di Corona Virus può sembrare un controsenso andare ad infilarsi in un luogo affollato, ma ciò non deve spaventare.
Coworking e business center sono gestiti da professionisti che si occupano esclusivamente di gestione di spazi lavorativi e dedicano la loro attività a garantire la sicurezza e cura degli ambienti, una garanzia che alcuni datori di lavoro, loro malgrado essendo occupati anche e soprattutto alla gestione della loro attività specifica, faticano ad offrire ai propri dipendenti.
La situazione quindi creata dal Corona Virus nel suo drammatico sviluppo, propone comunque delle opportunità di cambiamento che non sono del tutto negative.