
Traffico cittadino e inquinamento dell’aria: la soluzione c’è
I gas di scarico prodotti dai veicoli a motore non sono l’unico fattore di inquinamento dell’aria delle città, la soluzione non sono tanto le auto elettriche, bensì la riduzione del traffico cittadino.
Come è noto il traffico cittadino dovuto alla circolazione di veicoli a motore alimenta l’inquinamento atmosferico delle città italiane.
I motori a combustione infatti non producono solo anidride carbonica e vapore d’acqua, ma emettono molti altri composti, in particolare Pm10 e Pm 2,5 (le così dette polveri sottili) estremamente dannose.
Da ciò derivano importanti effetti inquinanti estremamente pericolosi per la salute delle persone, specie nei grandi centri cittadini dove l’aria risulta poco salubre, ma tali situazioni locali hanno effetti negativi anche sulla salute dell’intero pianeta.
La normativa europea mira a ridurre l’inquinamento atmosferico dovuto al traffico cittadino
Nelle realtà dove è più alta la concentrazione del traffico dovuto alla circolazione di auto, l’alta concentrazione di componenti inquinanti produce nebbia e smog.
Proprio per questo l’Unione Europea a partire dagli anni ’90 ha emanato molte direttive con lo scopo di ridurre le emissioni inquinanti dell’aria.
Le regole europee hanno progressivamente portato i produttori di auto alla realizzazione di motori sempre più efficienti tanto che oggi l’inquinamento derivante dai gas di scarico si è drasticamente ridotto.
I gas di scarico non sono gli unici responsabili dell’inquinamento atmosferico delle città
Se la normativa europea è stata determinante per la riduzione delle emissioni di gas inquinanti dei motori a combustione, va detto che tali norme non sono state sufficienti a ridurre le emissioni di altre componenti nocive, comunque legate alla circolazione di veicoli specie in presenza di alti livelli di traffico.
Connesse alla circolazione dell’auto (comprendendo anche motocicli, autobus, etc.) vi sono componenti inquinanti spesso sottovalutate, che derivano dell’usura dei freni, dall’usura dei pneumatici, polveri che si sollevano dal manto stradale, etc.
Recenti studi hanno dimostrato che le emissioni inquinanti prodotte dagli scarichi delle auto rappresentano soltanto un terzo dell’inquinamento derivante dal traffico veicolare, mentre il resto deriva da altri fattori.
Le auto elettriche non risolvono il problema dell’inquinamento dell’aria dovuto al traffico cittadino
Questi dati confermerebbero come la riduzione delle emissioni dei gas di scarico, obiettivo perseguito della normativa europea, non sarebbe di per sé sufficiente ad ottenere un vero miglioramento della qualità dell’aria delle città.
La circolazione delle auto sul manto stradale, genera inquinamento anche a causa di materiali solidi che vengono ridotti in parti più piccole dal vento o dal passaggio stesso dei veicoli, problema non è risolto dalla diffusione delle auto elettriche.
Più del 60% del traffico cittadino è dovuto agli spostamenti casa-lavoro
L’utilizzo di veicoli elettrici, che non emettendo anidride carbonica e pericolosi gas di scarico, rappresentano certamente una soluzione a minor impatto ambientale, ma non permette di ridurre l’inquinamento derivante dagli altri fattori.
Un esito più favorevole si otterrebbe intervenendo sulle cause del traffico e in particolar modo sugli spostamenti causati dall’attuale stile di lavoro.
I due terzi del traffico nelle città metropolitane è causato dagli spostamenti casa-luogo di lavoro.
Un miglioramento quindi della qualità dell’aria si otterrebbe collocando il lavoratore vicino a casa, così da evitarne lo spostamento per lunghi tragitti stradali, utilizzando il mezzo proprio ovvero i mezzi pubblici.
La recente diffusione di pratiche di smartworking hanno posto in evidenziato i vantaggi in tal senso.
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