
Smartworking. Nel commercio si chiama temporary store
Si chiamano pop-up store e sono i negozi temporanei
Si fa un gran parlare in questo periodo di smartworking, ma non in tutti i settori si possono adottare pratiche che, con l’aiuto della tecnologia, permettono di lavorare da qualunque luogo.
Ad esempio nel commercio al dettaglio non si può lavorare da casa, poiché il cliente deve poter entrare nel negozio e fare il proprio acquisto (a meno di non gestire un e-commerce, ma siamo in un altro ambito).
In realtà questa è più una falsa convinzione poiché anche con i negozi fisici si può lavorare in modo smart.
Con il temporary store è il negozio ad andare dal cliente
Smartworking non significa lavorare da casa, bensì lavorare in modo intelligente, flessibile, adattando le modalità di lavoro alle varie esigenze, professionali e di mercato.
Ecco quindi che proprio i vari operatori di e-commerce (quelli che vendono su internet) hanno spinto il commercio classico a evolversi in qualcosa di diverso.
Infatti molta gente ormai naviga nel grande mare della rete per selezionare ed acquistare ciò di cui ha bisogno, sia in settori delle nuove tecnologie sia in settori dove una volta mai si sarebbe pensato (ad esempio nell’abbigliamento).
Molti commercianti stanno così sperimentando un nuovo modo di stare sul mercato, al contempo avvicinandosi ai clienti e motivandoli a muoversi da casa.
Temporary store: acquistare diventa un evento sociale
La soluzione sono proprio i negozi temporanei (pop-up store o temporary store) locali adibiti al commercio, allestiti in modo provvisorio (un mese in un modo, due mesi in un altro, etc), sia in quartieri di tendenza che in magazzini in aree commerciali.
La stessa scelta di luoghi insoliti e strani rende ancora più suggestiva l’esperienza.
Una buona campagna promozionale che pubblicizzi la messa in vendita dei prodotti per un tempo limitato, crea l’esigenza all’acquisto degli avventori che si affrettano per garantirsi una scelta adeguata.
La caratteristica smart (intelligente) del temporary store è l’efficacia
Con l’adeguato combinazione di marketing, scelta dei prodotti e tempi, il temporary store diventa una garanzia di successo anche per chi è in fase di inizio (start up) della propria esperienza imprenditoriale.
Infatti a differenza dei negozi tradizionali, che richiedono grandi costi di impianto (per affitto, arredamento, licenze, utenze, merce etc.), un temporary store permette di prevedere minuziosamente le spese necessarie e, ad esperienza terminata (venduta la merce) garantisce subito il pieno fatturato, con risparmio di tempi morti e spese aggiuntive per stoccaggio e conservazione merce.
Il temporary store è un vantaggio anche per i proprietari dei locali
Anche i proprietari dei locali possono trarre vantaggio dall’adeguamento dei propri immobili per ospitarvi negozi temporanei, sia chi si trova in zone centrali, che quelli che si trovano in periferia.
Infatti la logica dell’evento di società si adatta bene sia ai contesti centrali che a quelli decentrati.
Inoltre tale nuova modalità di impegno dei locali permette di avere un guadagno sicuro per il periodo in cui viene occupato il locale (spesso il prezzo per l”utilizzo viene pagato anticipatamente) e, non trattandosi di un tradizionale affitto, non ci sono problemi di morosità e di costoze azioni legali per ottenere la liberazione dell’immobile.
L’unica difficoltà è far incontrare la domanda e l’offerta (chi cerca il locale e chi dispone del medesimo), difficoltà ora superata grazie ad una startup innovativa italiana che ha realizzato una piattaforma informatica proprio per permettere queste nuove pratiche di smartworking anche in ambito commerciale: www.hubway.space.