
Smartworking e greenpass: come funziona?
Una interessante analisi di agendadigitale.eu ci rivela quelli che sono attualmente i rapporti tra smartworking e greenpass in Italia. Se si è in smartworking il GreenPass non è obbligatorio.
I lavoratori in smart working saranno tenuti a possedere e/o comunque presentare il Green Pass fintantoché non accedono fisicamente al luogo di lavoro.
Questo per un duplice ordine di motivi:
- innanzitutto, le norme (D.L. n. 17/2021) che pongono obbligo green pass in azienda a tutti i lavoratori dal 15 ottobre fanno riferimento all’”accesso ai luoghi di lavoro”, con ciò evidentemente intendendo il luogo “fisico” di lavoro del personale,
- in secondo luogo, la legge precisa le ragioni dell’obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro, ovvero quelle di “prevenire la diffusione dell’infezione SARS-CoV-2”, ed è evidente che non sussistano ragioni per una simile misura di controllo se il dipendente rimane all’esterno del luogo di lavoro.
Basti pensare, in proposito, che a determinate condizioni è ammesso lo smart-working anche per i soggetti positivi al COVID e in quarantena (come risulta dall’art. 26 del D.L. 18/20 e come ribadito dal Messaggio INPS n. 3653 del 09.10.2020) ed è quindi evidente che il lavoro agile o telelavoro non comportano un rischio contagio da dover prevenire.
Non si può controllare green pass a distanza
Ulteriore e definitiva considerazione è quella per cui non è nemmeno possibile procedere ad un controllo del Green Pass da remoto.
L’unico modo legittimo per verificare il Green Pass passa per l’utilizzo “diretto” dell’app VerificaC19, che non conserva alcuno dei dati oggetto di verifica. Sarebbe quindi totalmente illegittimo un invio via mail del certificato verde o la sua scansione “mediata” attraverso app di videoconferenza (ricordiamo che stiamo parlando di dati sanitari).
L’unico controllo da remoto consentito è infatti quello predisposto per il personale scolastico e che consente un “pre-controllo” preventivo del personale da remoto, che poi va comunque confortato al momento dell’ingresso fisico all’istituto di istruzione attraverso l’app VerificaC19.
Nemmeno i nuovi sistemi per il controllo massivo disciplinati dal DPCM 14.10.2021 consentiranno questa tipologia di controllo in quanto la normativa limita tale controllo al solo “personale effettivamente in servizio, di cui è previsto l’accesso ai luoghi di lavoro”.
La verifica del Green Pass dei lavoratori in smart-working non solo quindi non è richiesta, ma non sarebbe nemmeno possibile senza violare la privacy dei lavoratori.
fonte: agendadigitale.eu