
Smart working e ufficio temporaneo (temporary office)
La diffusione di pratiche di smart working (lavoro agile) comporta la diffusione di uffici temporanei
Secondo la Legge 81/2017 lo smart working (il lavoro agile) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti.
In buona sostanza il datore di lavoro e il dipendente possono accordarsi per adottare, grazie anche alla tecnologia moderna, soluzioni che possono rendere il lavoro più fluido e scollegato dal luogo dove viene svolto il lavoro.
Si tratta di creare una rete interna tra i dipendenti, strumenti mobili (cellulari, tablet, etc..), software di posizionamento, produttività, sistemi di app, etc. per permettere lo svolgimento della prestazione lavorativa anche in un luogo diverso dalla sede dell’azienda
Ma che cosa c’entra lo smart working con il temporary office (ufficio temporaneo)
Come ogni altra modalità lavorativa anche le attività svolte in maniera smart necessitano di un luogo fisico.
Si può certamente lavorare collegati con lo smartphone (tipo conference call mediante skype mentre si cammina per strada), ma alcune attività richiedono una scrivania per sfogliare documenti e parlare con riservatezza e qui sta, in molti casi, la scleta del lavoratore.
Ad esempio nell’amministrazione del Comune di Milano ogni pendente che fa la richiesta di smart working concorda con il suo responsabile le modalità: a ciascuno viene attribuito un cellulare aziendale e un pc portatile, da parte sua il dipendente deve garantirsi una connessione alla rete di buona qualità e quindi avere un luogo fisico (o anche più luoghi) dove collocare l’attività di lavoro è utile.
Per alcuni la soluzione è lavorare da casa, magari in pigiama, ma per molti lavoratori, stare a casa da soli tutto il giorno diventa intollerabile.
Di qui la necessità di trovare soluzioni differenti, che uniscano il concetto di flessibilità ad una dimensione sociale con servizi di base necessari per l’attività lavorativa.
In questo senso la soluzione è offerta dagli uffici temporanei, come uffici in condivisione, co-working, business center ed altre forme di locali attrezzati pronti all’uso.
La tecnologia ora permette di lavorare ovunque, l’unico ostacolo, forse, è di natura culturale.
Il lavoro agile, lo smart working è realtà regolata dalla legge.
Lavori quanto vuoi, dove vuoi, ti colleghi alla rete, svolgi il tuo compito, chiudi e fai dell’altro.
Da una ricerca del Comune di Milano il tempo medio risparmiato da un lavoratore che adotta soluzioni di smart working è di un’ora e mezza al giorno (pari al tempo impiegato per gli spostamenti) pari a sette ore e mezza alla settimana (quasi un giono di lavoro), tempo che il dipendente normalmente sottrae alle proprie attività personali, valore inestimabile per chi deve bilanciare la propria vita familiare ed il lavoro.