
Nomadismo digitale: la nuova normalità
Fino a qualche tempo fa essere nomade significava nella migliore delle ipotesi essere un giovane pervaso dallo spirito di avventura, nella peggiore essere uno spiantato senza fissa dimora, ma oggi, grazie anche alle tecnologie moderne, nomadismo digitale significa qualcosa di ben diverso
Nomadismo digitale: non solo una moda
Se il fenomeno del nomadismo è noto da tempo ed ha spesso attirato l’attenzione di scrittori ed artisti, quello del nomadismo digitale è qualcosa di nuovo.
Nel significato tradizionale di nomadismo viene in mente “On the road” di Jack Kerouac, testo simbolo della Beat Generation.
La Beat Generation aveva fatto del nomadismo, inteso come vita intensa e girovaga, un tratto distintivo ed inequivocabile.
In anni più recenti il nomadismo è stato celebrato in un film del 2020 di Chloe Zhao, Nomadland.
Il film ha avuto strepitoso successo agli Oscar del 2021 ed ha vinto molti altri premi.
Il nomadismo tratteggiato da questi precedenti ha tratti molto tipici.
Per gli esponenti della Beat Generation essere nomadi significava svolgere una pesante critica verso il conformismo e la staticità della classe borgese.
La protagonista di Nomadland affronta l’esperienza del nomadismo costretta da una condizione economica sfavorevole e dalla precarietà lavorativa.
Fino a poco tempo fa il nomadismo era sinonimo di trasgressione giovanile o di precarietà di vita.
Ora si manifesta un fenomeno diverso, che caratterizza l’esperienza in un nuovo modo di concepire la qualità della vita.
Nomadismo digitale: il perfezionamento dello smart working
Nella nuova accezione il termine “nomadismo” viene associato all’aggettivo “digitale” a significare che le nuove tecnologie hanno un ruolo determinante in tale modo di vedere la vita.
Gli strumenti digitali, in particolare dispositivi mobili ed internet, hanno avvicinato il mondo in un modo mai visto prima.
Oggi due persone poste a grande distanza possono parlarsi guardandosi in faccia come se si trovassero nella stessa stanza.
Non solo!
Addirittura possono lavorare contemporaneamente allo stesso scritto.
Possono scambiarsi documenti in pochi secondi.
Oppure spedirsi cose che vengono recapitate in pochi giorni.
Non v’è dubbio quindi che molte professioni ed attività lavorative possono essere svolte anche a distanza.
La pandemia da Covid-19 ha costretto molte persone a lavorare da casa, dimostrando che molto (quasi tutto) si può fare anche senza recarsi fisicamente in azienda.
L’esperienza dello smart working reso necessario dal Covid-19 non è stato felice, però ha anche messo in luce delle potenzialità che prima non erano evidenti a tutti.
Infatti con la giusta interpretazione il modello di smart working potrebbe diventare una modalità ordinaria di lavoro.
Gli aspetti positivi dello smart working infatti lo rendono utile a garantire un miglioramento della qualità della vita dei lavoratori.
Nomadismo digitale: è già lo stile di vita di molti lavoratori
Il nomade digitale è un lavoratore che, potendo svolgere la propria attività lavorativa a distanza, sceglie dove vivere, per periodi più o meno lunghi.
Ecco quindi che vi è il libero professionista che decide di stabilirsi per un periodo in un borgo un collina.
Così come la freelance che preferisce lavorare da una località di mare.
Oppure un esperto di marketing che fornisce i suoi servizi da un paese estero.
Ciò non dovrebbe nemmeno destare sorpresa!
Se pensiamo che molti servizi e/o cose che acquistiamo ogni giorno provengo dalle più disparate parti del mondo.
Ci facciamo forse caso?
Questo stile di lavorare si sta diffondendo molto rapidamente, incontrando il favore di moltissime persone.
Ma, a dire il vero, è più un nuovo modo di interpretare la vita, che sta piacendo molto.
Le motivazioni che inducono a scegliere un nuovo modello di vita sono le più varie.
Dal single che preferisce la località di villeggiatura, ai genitori che vogliono garantire ai figli una quotidianità più a misura di bambino.
Un denominatore comune è proprio la libertà di scegliere la qualità della vita che ciascuno ritiene di preferire.
Un aiuto per scegliere la location può venire dalla piattaforma www.hubway.space dedicata a chi cerca il luogo dove svolgere la propria attività lavorativa.
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