Lo smart working aiuta l’ambiente
Lo smart working permette di risparmiare tempo ed inquinamento
Un recente studio di ENEA in relazione alle conseguenze dell’adozione di pratiche di smart working nelle pubbliche amministrazioni ha dato riscontri interessanti circa l’impatto di tali soluzioni sull’ambiente.
E’ emerso che per il tragitto casa-lavoro-casa più della metà del campione di lavoratori intervistati copre giornalmente una distanza entro i 40 chilometri, mentre ben il 24% percorre oltre 70 km giornalieri. La distanza media percorsa ogni giorno per il tragitto casa-lavoro-casa è stimata in circa 49 km per persona.
In relazione a tempi di trasferimento circa il 45% delle persone dichiara un tempo di percorrenza nel tragitto casa-lavoro-casa inferiore a 1 ora, il 33% compreso tra 1 e 2 ore e il 22% superiore alle 2 ore. Il tempo medio di percorrenza delle persone che hanno partecipato all’indagine è di circa 1 ora e 30 minuti.
Lo smart working durante il lockdown ha fatto risparmiare tempo e soldi
Durante il periodo di lockdown il risparmio di spesa per carburanti per il trasporto è stato di circa 4 milioni di euro, con conseguente beneficio, oltre che per le tasche degli utenti, della qualità dell’aria.
A parte il lockdown il fatto che in media ogni lavoratore consumi circa 1 ora e 30 minuti per i trasferimenti casa-lavoro-casa, comporta che, adottando pratiche di smartworking che permettano di ridurre gli spostamenti, in una settimana si recupererebbero 6 ore e 30 minuti per individuo da dedicare ad altre attività.
I millennials preferiscono lo smart working
E’ una tendenza ormai costante che ha caratterizzato gli ultimi anni ed è diventata evidente in quest’ultimo particolare periodo che le nuove generazioni scelgono di lavorare per un’azienda non solo sulla base dello stipendio, ma tengono in considerazione anche i valori che il brand sposa e diffonde, come il risparmio di tempo, la fiducia verso i lavoratori, l’impatto ambientale e la sostenibilità.
Ne è un esempio il progetto di smart working elaborato da Samsung diretto a veicolare la sostenibilità, i benefici sia ambientali che sociali ed economici dello smart working, diffuso come un vero e proprio prodotto da comunicare al mercato, con il risultato di attrarre talenti e ridurre il turn over.
I progetti di smart working si inseriscono quindi nella politica aziendale che tende a trasformare le aziende non più in semplici player economici, bensì in soggetti coinvolti a 360 gradi con responsabilità anche di sviluppo sostenibile in termini ambientali e sociali, non solo in relazione al proprio personale, ma con l’atenzione rivolta alla società tutta.