
Jacobs e Tamberi: orgoglio italiano da cui prendere esempio
Jacobs e Tamberi: orgoglio italiano da cui prendere esempio
L’Italia ricorderà il 2021 come l’anno di grandi successi sportivi dalla vittoria agli Europei di calcio, passando al secondo posto a Wembley di Berrettini ai successi olimpici di Tokyo 2020, che hanno regalato molte medaglie, tra le quali l’oro nei 100 metri maschili di Marcel Jacobs.
L’esempio di Jacobs, di Tamberi e degli atleti olimpionici
Cosa si può imparare dalle imprese di Jacobs e Tamberi e dagli atleti che concorrono nei giochi olimpici?
Gli atleti si impegnano in anni di duri allenamenti e grandi sacrifici personali, superando qualifiche e gare intermedie per ottenere l’ammissione alle olimpiadi e giocarsi il tutto per tutto.
Una sola occasione ogni quattro anni, che vale tutta una vita di preparazione.
Solo con una grande forza di volontà, trovando in sé stessi la motivazione necessaria si può arrivare alla vittoria, specie se, come spesso accade, ci si deve rialzare quando le cose sembrano volgere al peggio.
E’ successo a Tamberi, nel 2016 quando un grave infortunio lo ha costretto a rinunciare ai giochi di Rio 2016, così come a Larissa Iapichino che ha dovuto rinunciare ai giochi di Tokyo 2020.
Come Jacobs e Tamberi vincere è possibile
Nessun italiano era mai arrivato prima in finale dei cento metri maschili alle olimpiadi.
I giochi di Tokyo 2020 hanno dimostrato che non solo un italiano può arrivare in finale ma può vincere la medaglia d’oro nei cento metri.
Le Olimpiadi di Tokyo hanno dimostrato anche che un italiano può vincere la medaglia d’oro olimpica nel salto in alto maschile, cosa mai successa prima.
Lo stesso ha dimostrato la nazionale di calcio guidata da Roberto Mancini, che solo qualche settimana fa ha vinto la coppa agli Europei 2020.
Jacobs e Tamberi: uno stimolo per chi è arrivato secondo
L’esempio di chi come Jacobs e Tamberi ha raggiunto la vetta deve essere uno stimolo per chi, con altrettanti sforzi è sacrifici, purtroppo non è riuscito nell’impresa.
Questo aspetto è stato sottolineato da Novak Dokovic intervistato dopo la finale vinta contro Matteo Berrettini, primo degli italiani ad arrivare in finale a Wembley.
Dokovic, complimentandosi con Matteo Berrettini per l’ottima gara disputata, evidenziava come per lui, quando era giovane tennista, le sconfitte subite contro giocatori del calibro di Rafael Nadal e Roger Federer lo avessero fatto crescere, portandolo ad essere il campione che è oggi.
Le vittorie degli altri non devono quindi essere viste con invidia ma devono servire da stimolo per continuare nello sforzo ed arrivare alla vittoria.
Jacobs, Tamberi, Europei 2020: Per vincere la squadra è fondamentale
Come dimostrato dalla nazionale di calcio agli Europei 2020, per ottenere grandi risultati spesso è il gioco di squadra a premiare.
Se questo è evidente negli sport collettivi, forse sembra superfluo negli sport individuali come l’atletica, ma ciò non è vero.
Infatti se è vero che gare come le competizioni in atletica leggere, nel nuoto, nella scherma, prevedono la competizione dei singoli, ciò non significa che dietro no vi siano intere squadre.
Oltre agli atleti, ci sono molte altre persone che lavorano per ottenere i successi che oggi tutti celebriamo.
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