
Iscro e professionisti: come funziona? – Hubway
Di Tasse, Coworking e agevolazioni per il professionista per il 2021 ne abbiamo parlato nei precedenti articoli: adesso però è giunto il momento di parlare dell’ Iscro, il nuovo “istituto” studiato dal governo per venire incontro alle esigenze dei professionisti in tempo di crisi: Iscro e professionisti: come funziona quindi? – Hubway
Nelle Legge di Bilancio 2021 sono stati inseriti alcuni aiuti a sostegno di professionisti, autonomi e Partite Iva, tra cui la nuova cassa integrazione Iscro. Uno degli ultimi provvedimenti insomma del Governo Conte II.
I professionisti sono la categoria più colpita dalla pandemia dovuta al Covid 19 sia per le misure restrittive, sia per la crisi economica che hanno dovuto fronteggiare sostanzialmente senza alcun aiuto da parte dello Stato (pochi, se si fa riferimetno ai decreti ristori).
Il Ministero dell’Economia, però, ha portato avanti in qeusti mesi di pandemia un duplice obiettivo: da un lato ha inteso sostenere le imprese e le famiglie, colpite anch’esse da una crisi economica senza precedenti; dall’altro lato fornire sostegno anche alla categoria dei professionisti, esclusa da tutti i precedenti aiuti.
Ecco dunque che ha visto la luce “ISCRO”: Ma come funziona la cassa integrazione prevista per autonomi, professionisti e Partite Iva? Quali requisiti sono necessari per accedervi e quanto durerà il beneficio?
Quali sono i requisiti di accesso a ISCRO?
I requisiti di accesso a Iscro (il cui nome, secondo Misiani, è migliorabile) sono i seguenti:
- apertura di una Partita Iva da almeno 4 anni,
- iscrizione alla Gestione separata dell’Inps,
- nell’anno precedente alla domanda aver registrato un reddito da lavoro autonomo inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomi ottenuti nei tre anni precedenti e comunque non superiore a 8.145 euro,
- non essere titolari di pensione e non godere di altri sostegni al reddito.
L’importo previsto per i professionisti che richiederanno la nuova cassa integrazione Iscro è compreso tra i 250 euro mensili e gli 800 euro mensili e verrà calcolato al 25%, su base semestrale, tenendo conto dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate. Al beneficiario, infine, spetteranno 6 mensilità di cassa integrazione.
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