Investimento imprenditoriale? Le regole per investire in una startup come Hubway!
Sapete che è attivo un processo di equity crowdfunding per la nostra piattaforma? Sapete che potete investire nel nostro progetto? Ve ne abbiamo già parlato nell’articolo precedente ma oggi vi spieghiamo in maniera più approfondita alcuni “perché”, rispondendo, tramite un articolo comparso su Il Corriere della Sera, ad alcuni quesiti.
Abbiamo trovato online un importante articolo de Il Corriere della Sera che illustra quelli che sono i motivi più importanti e le regole più importanti nello scegliere di investire in una Startup come Hubway! Eccoli elencati (e ci riguardano tutti!):
L’equity crowdfunding (forma di investimento che consente anche ai piccoli risparmiatori di finanziare startup innovative comprando quote della società attraverso appositi portali online autorizzati) negli ultimi 5 anni è cresciuto a tassi esponenziali in Italia, arrivando a toccare i 125 milioni di euro di raccolta. Con questi tassi di crescita, il rischio truffa, purtroppo, è sempre dietro l’angolo: ogni anno nel mondo si perdono, proprio a causa delle frodi, 5 mila miliardi di dollari.
Il primo passo è informarsi. Sul sito Consob, per esempio c’è un’apposita sezione che fornisce le informazioni che riguardano questo tipo d’investimento, che vale la pena leggere prima di iniziare la pratica. Il secondo passo è la consapevolezza: bisogna ricordare che quando si investe tramite portali online si acquisisce la qualifica di socio e che dunque si partecipa in toto al rischio economico, che comprende anche la possibile perdita dell’investimento.
Altro aspetto che bisogna considerare è l’impatto emotivo, a cui bisogna prestare molta attenzione. Una delle leve di successo del crowdfunding è proprio l’impatto emotivo di una nuova idea imprenditoriale che può influenzare la scelta di investimento. Ciò accade perché la descrizione della società e delle nuove azioni emesse non avviene con le consuete modalità, come per esempio il classico prospetto informativo, ma attraverso schede che possono essere anche presentate attraverso immagini o video che non devono necessariamente avere una preventiva autorizzazione da parte di Consob.
La quarta regola del buon investitore è non fidarsi delle offerte via mail e di quelle in cui vi è una richiesta di informazioni personali o di somme di denaro. Il gestore di un portale non può richiedere il versamento di somme di denaro a suo nome, ma l’importo dell’investimento deve essere accreditato esclusivamente in un conto indisponibile intestato all’emittente degli strumenti finanziari.
Il quinto passo da seguire, poi, è il controllo i dati. Prima di investire, è necessario essere sicuri che il gestore del portale cui ci rivolgiamo sia effettivamente iscritto al registro dei gestori tenuto dalla Consob.
Sesto punto, verificare le informazioni: analizzare. Ottenere più dati possibili può aiutare a evitare il rischio truffe. Per fare questo è necessario consultare il sito internet della società che emette gli strumenti finanziari, in modo da poter effettuare una prima analisi d’investimento e consultare i documenti societari quali statuto, atto costitutivo e business plan.
Fondamentale anche seguire l’investimento nel tempo e, se possibile, partecipare alla vita societaria. Per questo motivo è utile consultare periodicamente il sito internet della società e prendere visione dei documenti societari (bilancio) per essere costantemente aggiornato sull’andamento societario.
Altro passo, invece, è verificare i possibili futuri cambi di controllo. Questo è un aspetto che raramente viene preso in considerazione, ma che invece riveste un’importanza enorme ai fini del successo dell’investimento.
Ultima e importante regola: conoscere i propri diritti di recesso, presenti obbligatoriamente all’interno dello statuto societario.
La campagna di Equity Crowdfunding è disponibile a questo link