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Il cambiamento climatico si combatte in città

5 December 2022by hubway0 comments

I disastri causati recentemente dal maltempo in Italia sono il chiaro segnale che il cambiamento climatico sta ponendo le nostre società di fronte a scelte non più rinviabili circa il consumo del suolo, delle risorse energetiche e nello stile di vita vero e proprio e la sfida va affrontata soprattutto nel governo delle città

Il clima impazzisce e la natura si riprende i suoi spazi

Il cambiamento climatico è con tutta evidenza un dato di fatto.

Ciò che qualche anno fa si pensava essere la fantasia di qualche scrittore di romanzi o di qualche regista visionario e catastrofista, purtroppo ora è cronaca quotidiana.

Da qualche tempo i giornali riempiono le pagine di resoconti di disastri ambientali.

E non solo in zone remote del mondo come il Pakistan o in America latina.

Frane ed alluvioni nel periodo delle piogge, siccità e incendi in estate e chi più ne ha più ne metta.

I disastri naturali sono all’ordine del giorno e si ripetono con straordinaria frequenza.

Che il clima sia cambiato è sotto gli occhi di tutti.

La natura, che Giacomo Leopardi definiva “matrigna”, si riprende la scena a scapito dell’essere umano che fino a ieri pensava di essere il padrone indiscusso del pianeta.

Le città sfidano in prima linea contro i fenomeni metereologici estremi

Di fronte ad uno scenario così difficile le città si pongono in prima linea.

L’O.N.U. stima che entro il 2050 i due terzi della popolazione mondiale abiterà in città.

L’aumento spropositato della dimensione delle metropoli mette i governi delle città di fronte a sfide incredibili fino a pochi anni fa.

Ma allo stesso tempo pone una straordinaria opportunità di razionalizzare la gestione dei servizi e del consumo e utilizzo delle risorse.

L’O.N.U. stima che entro il 2050 città costiere, come New York o Palermo, subiranno dagli eventi meteorologici estremi danni fino a 2.600 miliardi di euro.

Intervenire per contrastare questa tendenza non è più quindi solo una scelta, ma una vera necessità.

Per contrastare il cambiamento climatico le città si rigenerano

Le città in primo linea stanno già studiando alcuni interventi per contrastare la tendenza catastrofica.

Ad esempio si sta pensando di recuperare terreno piantumabile rimuovendo asfalto e cemento, ove possibile, e favorire così l’assorbimento dell’acqua, evitando eccessivo dilavamento.

La piantumazione di alberi favorisce l’evaporazione, aumentando l’umidità locale e favorendo l’ombreggiamento durante il periodo estivo.

Si incentiva la costruzione di nuovi edifici, recuperando e rigenerando costruzioni già esistenti evitando la costruzione su terreno vergine.

Si pensa di recuperare aree dismesse per realizzare produzione di energia in condivisione.

In questo modo le città si preparano ad affrontare la doppia sfida dell’immigrazione di massa e dell’emergenza climatica.

Il cambiamento climatico si vince con la condivisione

Molte soluzioni che mirano a risparmiare risorse si basano sul concetto della condivisione, diventato famoso con la definizione sharing economy.

In verità no si tratta solo di una moda, ma di un’abitudine che al tempo dei nostri nonni era normale.

Con il tempo, un po’ di ricchezza in più e l’economia moderna si è perso l’uso di condividere beni e servizi (ad esempio l’auto).

Non si è più disponibili a riparare ovvero a riutilizzare beni già utilizzati da altri, bensì si acquista e poi si getta via.

Tuttavia le tendenze stanno cambiando e molti governi cittadini spingono sul diffondere alcune buone pratiche.

Oltre ad incentivare l’utilizzo degli autoveicoli privati in condivisione, anche la rigenerazione di aree dismesse viene stimolata.

Molte aree abbandonate e vecchi siti industriali vengono portati a nuova vita destinando spazi a vari utilizzi, spesso in funzione sinergica tra loro.

Lo scopo è fornire ai cittadini una molteplicità di servizi a breve distanza, dove poter lavorare, abitare, andare a scuola, fare sport e tanto altro senza usare l’auto.

Ambienti vicini per ridurre gli spostamenti inutili e poter al contempo garantire un risparmio energetico.

Il tutto a beneficio del pianeta, per preservarlo a favore delle prossime generazioni.

 

cambiamento climatico

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