Il crisi climatica ha ripercussioni sulle produzioni agricole anche di Europa, Nord America e Cina.
In Europa Italia e Spagna raggiungono gli obiettivi
Nel 2020 le emissioni di gas serra in Europa sono diminuite, ma ciò grazie alla pandemia.
Le emissioni sono infatti tornate ad aumentare nel 2021, con un +5% rispetto al 2020, ma comunque fermandosi a -6% sul 2019.
Il consumo di energia finale è diminuito sostanzialmente (-20%), ciò si deve più che altro al rallentamento economico imposto dalla pandemia.
Le riduzioni maggiori si sono registrate in Grecia (-31%), in Italia e Spagna (-25%) in Portogallo (-21%).
Francia e Olanda hanno mancato l’obiettivo delle rinnovabili, la Germania il traguardo su efficienza energetica e emissioni.
Contrastare la crisi climatica si può
Alla COP27 è emerso che le persone che pagano le conseguenze della crisi climatica sono le meno responsabili dell’inquinamento.
Per contrastare la crisi climatica servono soluzioni che permettano alle società più sviluppate di consumare meno.
La soluzione europea di trasformare il parco automobilistico in completamente elettrico non è efficace, anzi ha effetti paradossali.
L’estrazione delle terre rare per la costruzione delle batterie al litio causa infatti un grave inquinamento nei paesi dove questi minerali si trovano.
L’inquinamento mondiale quindi non solo non viene ridotto ma viene aumentato.
Più efficace sarebbe la diffusione di stili di vita che comportano minor spostamenti in auto.
Uno fra tutti l’adozione sistematica di smart working che permette ai lavoratori di svolgere la loro attività vicino a casa, magari in un coworking che permette economie di scala, importanti per il risparmio energetico.